In occasione della festa del lavoro del primo maggio si è parlato tanto di sicurezza, una delle tematiche più importanti su cui ci sarà sempre molto da migliorare.
Trattando di mobilità, sono numerosi coloro che lavorano con l’auto e sull’auto, trascorrendo parecchie ore della propria giornata alla guida. Trasportatori, tassisti, camionisti, agenti di commercio e diverse altre categorie affrontano quotidianamente i rischi delle strade e delle autostrade.
Sono stati compiuti passi da gigante sul fronte sicurezza al volante negli ultimi decenni, con notevoli progressi sia dal punto di vista della viabilità, con nuove insegne, segnaletica stradale orizzontale e verticale spesso anche retroilluminata, costruzione di rotatorie agli incroci, sia da quello delle automobili, che ora escono di fabbrica per legge con alcuni dispositivi obbligatori di ausilio alla guida.
In particolare, da luglio 2024 tutti i veicoli di nuova immatricolazione devono essere dotati di frenata automatica di emergenza, avvertimento acustico dei segnali stradali, sistema di mantenimento della carreggiata (evita uscite dalle linee), sistema di monitoraggio pressione pneumatici; ci sono poi altri dispositivi per la sicurezza come il cruise control adattivo, che mantiene la velocità dell’auto in funzione del veicolo che precede, il blind spot, che segnala la presenza di veicoli negli angoli ciechi, l’alcolock che misura il tasso alcolemico del conducente ed il lane centering che non solo indica tramite vibrazione o cicalio il superamento della linea di carreggiata ma riporta l’auto al centro preservando da urti con pedoni e ciclisti.
Secondo gli studi promossi dall’ACI di Torino, la presenza di un pacchetto ADAS completo può dimezzare il numero di tamponamenti e ridurre fino al 60% il numero di sinistri, un dato davvero significativo.
Se però consideriamo che oltre il 60% dei veicoli circolanti ha oltre otto anni di vita, prendendo il 2017 come anno di prima introduzione su larga scala di questi dispositivi, possiamo facilmente constatare che più della metà dei veicoli sulle strade è di gran lunga più pericoloso rispetto alle auto moderne. Ci sono poi altri indicatori che ci permettono di comprendere la sicurezza di un veicolo, dal peso alla presenza di gruppi ottici ad alta efficienza, questi ultimi fondamentali per consentire una visibilità adeguata in ogni contesto di utilizzo. Oggi la tecnologia led, full led e matrix led contribuisce a generare una luce sempre più vicina a quella naturale, garantendo più tranquillità alla guida anche nelle ore notturne ed al crepuscolo.
Se le automobili attuali sono quindi ampiamente migliori sul fronte della sicurezza attiva e passiva, anche grazie ai preziosi e severi test promossi da Euro NCAP (Il programma Europeo che valuta la sicurezza delle auto) che assegnano un punteggio su quattro principali categorie, la protezione passeggeri adulti, bambini, pedoni e safety assist, la vera diminuzione dei sinistri si evince da un comportamento alla guida più prudente e attento, che sfrutti le potenzialità degli ausili alla guida senza trascurare il rispetto delle norme per la circolazione, i cartelli stradali, i sorpassi inopportuni, l’utilizzo dello smartphone.
Il primo maggio si festeggia l’importanza del lavoro e si rimarca costantemente quanto sia importante adottare tutte le misure per prevenire gli incidenti e le morti; allo stesso modo, sulle strade ci è richiesto un impegno comune nel far sì che chi guida per lavoro, più soggetto a rischio, possa circolare in tranquillità, consapevole dei pericoli che la strada riserva ma anche dei significativi aiuti che le automobili moderne riservano per minimizzare le collisioni.
In questo contesto, conoscere le nostre automobili e saperle guidare con intelligenza e rispetto è la chiave di lettura più corretta per pensare ad un domani più sicuro.