Con l’arrivo della primavera e dei ponti festivi (per chi può muoversi) di Pasqua, 25 aprile e 1 maggio, cresce il desiderio di spostarsi e di uscire all’aria aperta, soprattutto se le giornate sono accompagnate da sole e temperature piacevoli.
E’ proprio in questo momento che accende la voglia tra gli automobilisti di avere sulla propria auto il tetto panoramico, una finestra sul cielo che accompagna durante il viaggio.
Il tetto apribile ha una lunga storia nell’auto, anzi possiamo affermare che le prime auto in circolazione erano delle scoperte o al massimo delle carrozze con tetto in tela rimovibile, le cosiddette torpedo. Esistono anche delle tradizioni legate alla sua presenza nei vari Paesi del mondo; per esempio nei Paesi mittel e nord Europa dove il sole è meno presente tantissime auto vengono dotate di questo equipaggiamento, segno che seppur rara la luce deve entrare nell’abitacolo per dare armonia e luminosità. In Italia invece rappresenta sovente un optional e viene offerto di serie soltanto negli allestimenti top di gamma a listino, quasi fosse un accessorio di rilievo destinato a pochi. In controtendenza, i nuovi marchi cinesi lo propongono come dotazione standard spesso su tutte le loro autovetture, che quindi vengono percepite dal pubblico come più ricche e complete.
Dobbiamo innanzitutto distinguere tra varie tipologie di tetto disponibili:
– tettuccio apribile: come dice il nome, il tettuccio apribile è di piccole dimensioni ed è generalmente collocato al di sopra del sedile guida e passeggero. Può essere in vetro oppure in lamiera (soprattutto negli anni novanta), e può essere aperto a scorrimento oppure sollevato a basculante per garantire il ricambio dell’aria alle andature più marcate. E’ spesso utilizzato anche dai fumatori per agevolare l’uscita del fumo dall’abitacolo. Alcune auto possono avere anche un doppio tetto apribile, gestibile separatamente per la parte anteriore o posteriore.
– tetto panoramico in vetro non apribile: numerose auto, sia per motivi progettuali che pratici, dispongono di un’ampia superficie vetrata che copre tutto il tetto, fino ai poggiatesta posteriori, oscurabile tramite una tendina elettrica. In questo modo è possibile fare accedere tantissima luce, oppure coprirlo totalmente nelle giornate più calde quando i raggi del sole risultato fastidiosi. Questo tetto tuttavia non è apribile, quindi non si gode del beneficio dell’areazione. Tra i modelli che presentano questa equipaggiamento troviamo la Tesla Model 3, la Nissan Qashqai, la Skoda Enyaq coupe e moltre altre. Rientra in questa categoria anche il nuovo tetto a trasparenza dinamica introdotto per esempio da Audi su nuova A5 Avant, composto da nove segmenti oscurabili tramite il display centrale, che vanno ad opacizzare a piacimento la superficie del vetro.
– tetto panoramico apribile: dai primi anni 2000 il tettuccio si è allargato, raggiungendo i sedili posteriori. Non sempre però tutta la superficie è apribile, viene invece divisa in due parti dove la sezione anteriore è scorrevole mentre la posteriore rimane fissa e solo oscurabile. La maggior parte della auto in commercio possono montare questa tipologia di tetto, che risulta anche la più bella sia a livello scenografico che piacevole perché consente di viaggiare open air.
– tetto panoramico in tela: ormai raro, è il più affascinante e romantico ma forse meno pratico in quanto non permette di fare entrare la luce se non attraverso la sua apertura. Tra i modelli iconici a cui si ispirano possiamo ricordare la Citroen 2 CV, la Fiat Panda o la Renault Twingo. Oggi è presente per esempio su Toyota Aygo X oppure sulla Fiat 500X.
Esistono quindi vari modi per vivere il tettuccio apribile, tra l’altro uno degli optional che più contribuiscono ad aumentare il valore nel tempo, o quantomeno hanno un impatto positivo sul valore residuo.
Nonostante il senso di libertà, la presenza del tetto panoramico nelle sue forme tuttavia richiede una manutenzione accurata, soprattutto del meccanismo di funzionamento se apribile, onde evitarne la rottura. In fase di lavaggio dell’auto inoltre è consigliato porre particolare attenzione a non graffiare il vetro e ad utilizzare degli strumenti dedicati e delicati per la sua pulizia.
E’ opportuno poi porre attenzione sia ai fenomeni atmosferici come la grandine, che possono seriamente compromettere il vetro fino a doverlo sostituire completamente, con costi elevati, sia alla guida in autostrada, dove eventuali sassolini possono scheggiare o frantumare la superficie, con rischi anche per gli occupanti.
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