La settimana generazione di Volkswagen Golf è una delle più apprezzate e vendute della leggendaria compatta tedesca, con oltre 6 milioni di esemplari sfornati.
Golf VII, identificata con la nomenclatura BQ1, viene introdotta sul mercato nell’auto del 2012 per poi subire un restyling all’inizio del 2017 e restare in commercio fino al 2020, nonostante lo stop alla produzione già sul finire del 2019.
Notevole il plauso del mercato italiano per questo modello, in un’epoca dove ancora le berline tradizionali a coda tronca avevano grande fama. Disponibile sia a 3 porte che a 5 porte, è in questa seconda variante che Golf VII viene scelta per la maggiore, vista la praticità ed il buon comfort interno che la rende adatta anche come unica auto o auto principale della famiglia.
Disponibili con i motori benzina aspirato e turbo e con i TDI, Golf VII è la capostipite della piattaforma MQB, la struttura che sancirà il successo del Gruppo Volkswagen nella seconda decade del 2000 e che verrà applicata alla quasi totalità dei modelli del Gruppo. Il 2.0 TDI raggiunge i 150 cavalli, mentre il 1.6 passa dai 110 ai 115 con il facelift di metà carriera; quest’ultimo si rivela il motore più diffuso, spesso abbinato al cambio automatico DSG a 7 rapporti, tra le trasmissioni più stimate di sempre per la puntualità nelle cambiate, per il piacere di guida ed i consumi. Nel 2014 viene aggiunto alla gamma anche il 1.4 turbo con alimentazione benzina/metano monofuel, un prodotto che riscuote subito successo in un periodo storico in cui il metano era ai minimi storici alla pompa, in confronto al gasolio alle stelle. Diverse Golf uscirono dalla concessionaria con questo motore e tuttora sono in circolazione con parecchie centinaia di migliaia di Km alle spalle, segno delle bontà e della robustezza di questa combinazione.
Quasi 7 Golf VII su 10 vendute in Italia sono state commercializzate con il motore diesel, di cui l’80% con la variante 1.6, una quota che è andata calando negli anni a causa dello scandalo dieselgate del 2015 e dell’introduzione di nuove efficienti soluzioni a benzina con cylinder on demand, ideali per le basse percorrenze.
Linee tese, ampio sviluppo orizzontale della calandra, gruppi ottici anche full led sia anteriori e posteriori, impreziositi dalle frecce dinamiche nel 2017, Golf VII aveva un design destinato a non tramontare in fretta e a rimanere nel tempo. Notevole la cura nei materiali degli interni, con plastiche morbide sulla plancia, rivestimenti che nell’allestimento Highline montavano la microfibra, un pattern estremamente soffice che anche a distanza di una decina d’anni sugli esemplari in circolazione è rimasto perfetto ed ancora piacevole al tatto. Il product improvement di metà carriera porta con sé non solo un refresh delle linee, ma tanta innovazione, con il nuovo cruscotto digitale e i sistemi di assistenza alla guida di secondo livello, dalla frenata automatica d’emergenza al cruise control adattivo, che in quell’anno l’hanno resa una delle più avanzate compatte del segmento, con punte di vendita di oltre 40.000 unità nel nostro Paese.
Di Golf VII si potrebbe parlare per giorni, anni forse, visto l’eccellenza del progetto e la capacità di durare nel tempo. Per questo motivo, sulla principale piattaforma di vendita di auto usate Autoscout possiamo ritrovare ancora oltre 4.500 unità inserzionate, di cui il 60% nella motorizzazione turbodiesel, con prezzi che vanno da circa € 5.000 per le auto più chilometrate ai 30.000 per le GTD super accessoriate di fine 2019.
Parliamo quindi di quotazioni ancora piuttosto elevate, con un valore medio di 12/13.000 euro per un esemplare TDI DSG del 2016 con circa 130.000 Km, tagliandato ed in buone condizioni di carrozzeria e di meccanica. Se paragoniamo l’acquisto di una Golf VII con 8 anni di vita ad una Golf 8.5 nuova diesel con un prezzo che si attesta sui 35.000 euro, la differenza è importante, ma Golf VII rimane comunque un’ottima opzione in quanto auto affidabile, economa da gestire, ben costruita e ben rifinita.
Se siete alla ricerca di una compatta e avete un budget non superiore ad € 15.000, SfrecciAzzurra suggerisce di cercare una Golf VII restyling nell’allestimento Executive o Highline, con sensori di parcheggio fronte retro, cerchi in lega da 17’’, cruscotto digitale; alcuni esemplari più rari avevano anche il Led Pack con accesso Keyless e fari ad alta efficienza, tuttavia questo equipaggiamento potrebbe far lievitare non di poco il prezzo. Se invece siete tra i fortunati possessori di Golf VII e state pensando di passare ad un suv oppure ad una vettura nuova, magari più efficiente ed in motorizzazione ibrida, potrebbe essere ancora un buon momento per venderla ad un prezzo allettante; la richiesta è piuttosto alta e tra i clienti di auto usata, soprattutto uomini di media età, Golf VII è un best buy e per unità ben tenute ed accessoriate, soprattutto con la motorizzazione diesel ed il cambio automatico. Più difficile invece vendere vetture con motore a metano e a benzina, salvo un chilometraggio basso; in questo caso allora Golf VII è l’alternativa all’utilitaria nuova per chi non vuole scendere a compromessi e non scenderebbe mai da una Golf, anche se con dieci anni sulle spalle.