Mai come nel periodo autunnale la natura ci richiama alla sua bellezza. La caducità degli alberi, la purezza delle giornate e la morbidezza del sottobosco ci riportano in ambienti fatati, dove il silenzio è l’unica voce che si riesce a sentire.
L’automobile è una meraviglia che nasce dall’idea e dall’energia dell’uomo, non è un frutto della natura, eppure l’eleganza che trasuda dal design e la ricercatezza negli accoppiamenti di colore, a volte audaci, indiscutibilmente rimandano alle magie che respiriamo ogni anno nel mutarsi delle stagioni e dei paesaggi con lei.
Natura come contesto e natura come pretesto, con le principali invenzioni nell’auto che nascono proprio per fronteggiare le criticità del terreno, la pendenza, i fenomeni atmosferici. Natura è sfida e splendore, scenario dove sfrecciano o passeggiano sfilate di veicoli, per poi rallentare di fronte a un panorama per uno scatto o a un tramonto per un time-lapse.
Ciò che accomuna automobili e natura è la loro capacità di generare emozioni anche stando fermi. Ricordi, che riemergano sfogliando delle fotografie, guardando un messaggio pubblicitario, leggendo un libro o una rivista.
La natura è teatro per celebrare il capolavoro ingegneristico che si nasconde dietro ogni progetto di auto, l’unione di menti, esperienze e vissuti che fanno battere il cuore. L’automobile è sempre ritratta all’interno di un ambiente, a volte reale a volte ricostruito, ed è l’ambiente stesso a conferire carattere ed identità al prodotto. Pensiamo agli spot di Fiat Panda e 500 dove le utilitarie torinesi si muovono con disinvoltura nei viali della città natia, o ancora i fuoristrada Land Rover che guadano fiumi o risalgono pendii invincibili.
Con il mese di novembre si intensificano però anche gli episodi più insidiosi della natura, come la nebbia e la neve, situazioni che mettono a dura prova gli automobilisti e che richiedono da parte dei costruttori continui investimenti in innovazione e sicurezza. Il muro di nebbia è molto difficile da sfoltire anche dai gruppi ottici della auto, nonostante la tecnologia led e laser sia sempre più affinata e in grado di scavare degli spazi visivi adeguati alla guida. La neve ed il ghiaccio rimangono molto temuti, tanto che perseverano i test su percorsi di prova per verificare la tenuta di strada dei veicoli; il grip sul terreno è particolarmente delicato in queste situazioni, e può essere ostacolato grazie alla corretta taratura di pneumatici, sospensioni, trazione e capacità di guida.
Meraviglia e paura, buio e luce, tra natura e automobile vige quindi un rapporto profondo destinato ad essere sempre più intenso mediante il passaggio a soluzioni di mobilità più pulite e sostenibili, con l’automobile che si inchina alla natura consapevole dei suoi pericoli e grata per gli splendidi scorci che regala.
Noi di SfrecciAzzurra affrontiamo con entusiasmo questa transizione che ci orienta verso un futuro dove le auto potranno stare nella natura minimizzando l’impatto inquinante, come protagoniste di un ecosistema silenzioso che sprigiona bellezza.