Settore automobilistico – Non abbiate paura

Il rientro dall’estate non è stato certamente facile per il settore automobilistico, sia a livello mondiale che italiano.

I numeri non sono incoraggianti ma uno sguardo attento deve sempre saper guardare oltre e cercare di interpretare dei possibili scenari che si apriranno nel prossimo futuro.

Senza dubbio la transizione verso l’elettrico così come auspicata dalle istituzioni e cavalcata dai costruttori con cospicui investimenti sarà più lenta del previsto; in aggiunta rumours circa nuove fusioni, l’avvento di player dall’oriente, la domanda in calo non fanno presagire un buon auspicio.

Non dobbiamo però avere paura. Ciò che manca a livello mediatico è la diffusione di notizie ottimistiche che contribuiscano ad alleggerire il momento.

Ricordiamoci che proprio nelle fasi più complicate dell’automobile, la storia ci insegna che sono nate le idee migliori, quelle che hanno consentito negli anni successivi il rilancio e una nuova primavera. Pensiamo al Maggiolino, partorito dalle ceneri della seconda guerra mondiale, la 500, sogno di un’Italia che desiderava tornare a splendere, la Golf, introdotta sul mercato durante la crisi petrolifera, la Cupra, lanciata durante il difficile periodo covid. Ecco perché questo intervallo incerto non sarà un buco nero ma un terreno fertile per nuove opportunità.

In primis, abbiamo bisogno di persone che credano nel settore, per passione e perché genera sostentamento per milioni di famiglie. Una grande preoccupazione tocca oggi le fabbriche, scariche di ordini, i componentisti, la filiera dell’ultimo miglio, quella della distribuzione; mancano il lavoro, e probabilmente anche un management che sappia intraprendere delle scelte coraggiose per dare respiro e continuità al settore.

Ricordiamoci che avremo sempre bisogno di automobili e di mobilità, ed ora più che mai questo bisogno deve essere sostenibile ed ecosostenibile, con la consapevolezza di salvaguardare il pianeta. Ciò significa soprattutto non solo adottare delle auto più pulite e sicure, ma anche utilizzarle nel modo migliore, senza sovrasforzi, e minimizzandone l’uso ove non necessario, evitando i centri abitati, condividendo, guidando con saggezza.

In questo momento la scelta migliore non è nascondersi dietro a numeri che presentano un segno meno, ma accorgersi delle grandi novità che si stanno affacciando al mercato, con una ricchezza di nuovi modelli e opportunità mai viste prima, per tutti i gusti e i bisogni, e sondare la presenza di iniziative commerciali favorevoli.

I prezzi delle automobili, che hanno subito un’impennata nell’ultimo triennio, ora dovrebbero stabilizzarsi, e con il taglio dei tassi di interesse potrà risultare meno oneroso anche l’accesso alle formule finanziarie correlate.

Con un parco circolante obsoleto e tanto bisogno di lavoro, il primo passo è di trovare delle soluzioni di mobilità accessibile per la maggior parte della popolazione, con rate mensili contenute, che possano garantire la sostituzione ed il rinnovo. Non è il numero di auto in circolazione che denotano la maturità ed il benessere di un paese ma la presenza di fermento e interesse per l’aggiornamento e l’acquisto di modelli freschi, non per forza nuovi ma assolutamente recenti.

Notevole l’impegno della filiera automobilista, dalla produzione alla vendita, fondamentale l’ausilio delle istituzioni per agevolare l’accesso al credito, anche sotto forma di incentivi, ma solo dove strettamente necessario. L’economia dell’auto non può e non deve essere costantemente tenuta a galla da sovvenzioni statali, è più importante invece che il rinnovamento dell’auto sia il risultato di una tendenza condivisa verso l’innovazione.

Non abbiate paura. L’auto è solo al suo primo secolo di storia.

Condividete con SfrecciAzzurra questo pensiero e mostrate fiducia ad un settore che ha ancora tanto da raccontare.

SfrecciAzzurra, educhiamo a una mobilità intelligente a lungo termine.