Costi Carburanti Estate 2024

L’analisi di SfrecciAzzurra

Con l’estate del 2024 non assistiamo solo a grandi ondate di caldo, ma anche ad un ribasso dei prezzi del carburante, evento davvero eccezionale in epoca di inflazione. Dalle rilevazioni di agosto 2024, consultabili su sul sito del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, infatti si evince un prezzo medio della benzina verde per € 1,82/litro e del gasolio di € 1,70/litro, valori in caso di erogazione in modalità self service. Ciò significa un decremento del 6% per la benzina verde rispetto all’analogo periodo del 2023, quando la media si attestava ad € 1,94/litro, e del 7% per il diesel.

Si tratta di una notizia senza dubbio rasserenante per gli automobilisti, che potranno pianificare meglio il proprio budget di spesa per i loro spostamenti. Secondo le rilevazioni ACI, su quasi 41 milioni di veicoli circolanti in Italia, circa l’80% è costituito da motorizzazioni tradizionali, sensibili quindi all’oscillazione del costo del petrolio che si ribalta sui distributori.

Ma cosa significa in termini pratici una diminuzione del 6% nell’ipotesi di una vettura compatta che percorre circa 1.200 Km/mese? Consideriamo a titolo di esempio una Volkswagen T-Roc alimentata a benzina verde con il motore 1.0 TSI da 110 CV, che vanta un consumo medio di 16 Km al litro nel circuito misto ed un serbatoio di 50 litri. Ciò significa che con un pieno di carburante si possono raggiungere 800 km, serviranno quindi 1,5 pieni per traguardare i 1.200 Km/mesi, pari ad una spesa complessiva di € 136,50, rispetto agli € 145,50 del 2023. Possiamo quindi quantificare un risparmio di oltre 100 euro annuali, che potrebbe essere impiegato magari per saldare la tassa di proprietà o varie ed eventuali.

Il ribasso dei prezzi di benzina e diesel rianima l’annoso dibattito sulla convenienza del passaggio ai propulsori elettrici, con una scelta verso l’ibrido che sembra al giorno d’oggi la soluzione migliore.

SfrecciAzzurra ricorda comunque che l’approccio alla motorizzazione non può tenere in considerazione solo il dato economico, che sappiamo essere molto altalenante nel periodo di detenzione di un’autovettura, bensì rimane essenziale valutare la tipologia di percorso e la frequenza di utilizzo del veicolo.