Si parla tantissimo di mobilità elettrica e dell’impatto dell’economia ad essa correlata.
I pareri al riguardo sono discordanti e al momento della pubblicazione di questo articolo le vendite di questa motorizzazione stentano a decollare.
Facciamo ordine sull’argomento: l’elettrico rappresenta una forma di alimentazione che modifica le abitudini di utilizzo dell’auto, ma mai quanto il passaggio al tram, all’autobus o al treno. Senza dubbio siamo chiamati ad imparare come e dove ricaricare, tenendo presente la tempistica media di ricarica e la tipologia di ricarica di cui il nostro veicolo elettrico è dotato. Nulla di trascendentale tuttavia; ciò che spaventa di più in questa fase di transizione è l’autonomia, che va affinandosi di anno in anno, e soprattutto il prezzo delle vetture elettriche, su cui invece bisogna lavorare ancora a lungo.
Noi di SfrecciAzzurra siamo convinti che la mobilità elettrica sia interessante per determinati segmenti di pubblico, quasi insostituibile, ma non sostitutiva delle tecnologie tradizionali termiche sempre più evolute che conosciamo bene e che ancora avranno molto da dire.
Quasi tutti i costruttori di automobili sono partiti con una logica top-down nell’introduzione dell’elettrico, ovvero concentrandosi su modelli di medio alta gamma con un posizionamento elevato destinati ad una platea ridotta e rivolta principalmente ai pionieri. La storia ci insegna infatti che le tecnologie vengono assorbite dalla massa in forma graduale, e nella teoria della strategy analysis e lifecycle management, la curva di diffusione di un prodotto su larga scala avviene quando la tecnologia viene assorbita e metabolizzata perché matura e quindi apprezzata.

Scegliere l’elettrico oggi significa approcciarsi ad un prodotto che è di tendenza, è cool, ma richiede uno sforzo non indifferente, sia in termini di praticità che di convenienza economica. L’elettrico è destinato ad essere sempre più accessibile anche a quel mercato meno abbiente o più scettico al riguardo, perché nei prossimi mesi ed anni sul mercato faranno la loro comparsa diversi modelli nel segmento B e C con prezzi competitivi, anche senza l’ausilio di incentivi, purché il cliente sia disposto ad affrontare il cambiamento.
Si tratta in realtà di un miglioramento, perché guidare un’auto elettrica, per chi già ha avuto occasione di farlo, è semplice, comodo e rilassante, vista la presenza del cambio automatico, dell’ampio diametro di sterzata, dell’accelerazione pronta e dell’assenza di rumorosità del motore.
Con la rubrica electriciscool SfrecciAzzurra propone delle valide opportunità di vetture elettriche in vari segmenti per educare il pubblico a questa nuova mobilità, che per molti può essere davvero la svolta. Pensiamo ai centri città dove le city car a batteria sono regine indiscusse, pensiamo alle campagne, caratterizzate da tratti stradali diritti, ampi spazi e spesso anche garage privati dove ricaricare, ricordiamo che scegliere un’auto elettrica può rappresentare il momento giusto per sfruttare meglio l’energia naturale dei pannelli solari, ed evitare di cedere in rete il surplus di energia.
La mobilità elettrica è cool, ma è in primis una scelta, che va affrontata con la testa.