Le auto a 7 posti – Il punto di SfrecciAzzurra

Il mercato delle auto con 7 posti è stato molto fervente a cavallo del 2000, quando sul finire degli anni 90 tanti costruttori proponevano nella propria line up diversi modelli dotati della possibilità di montare due sedili aggiuntivi nel vano carico, alcuni con delle vere e proprie poltrone ripiegabili ed asportabili, altri con degli strapuntini nascosti sotto il pianale da estrarre all’occorrenza. C’era anche chi sulle station wagon come Volvo offriva una panchetta sollevabile dal fondo del bagagliaio rivolta in direzione contraria alla marcia e riservata prettamente a dei bambini.

Per poter disporre della configurazione 7 posti servono non solo dei requisiti tecnici specifici, ma anche lo spazio adatto per garantire agio nella salita e discesa e comfort sufficiente per il trasporto di ulteriori passeggeri; talvolta i costi di omologazione si sono rivelati eccessivi ed hanno portato ad abbandonare questo tipo di veicoli.

Dagli anni dieci infatti le 7 posti sono pressoché scomparse dal mercato, probabilmente anche a seguito di nuove mode che hanno visto emergere i suv, delle station wagon con l’aspetto da fuoristrada quasi sempre con i soli 5 posti. I suv a 7 posti sono rimasti pochissimi e di taglia large, costosi ed opulenti, riservati quindi ad una nicchia ristretta di mercato.

C’è anche una motivazione di natura demografica che ha impattato sulla fine delle 7 posti, ovvero il numero di famiglie sempre meno numerose, con 1,7 figli a carico di media,  e la conseguente perdita della necessità di avere più sedili a bordo.

Nell’ultimo anno tuttavia stiamo assistendo ad un’inversione di tendenza, con le auto familiari che sono tornate in voga, in varie forme e dimensioni. Possiamo individuare tre principali categorie di 7 posti attualmente sul mercato:

  • Le small: capostipite la Dacia Jogger, tra le poche che ha resistito nel tempo, ora sono in arrivo le nuove Citroen C3 Aircross ed Opel Frontera che in meno di 4.4 metri ripropongono in chiave moderna quel concetto di monovolume compatta con i due sedili furbi nascosti all’occorrenza; è il segmento più in crescita che strizza l’occhio ad un pubblico più ampio che ha bisogno di spazio e trasporta magari anche la famiglia allargata con nonni e cugini
  • Le medie: la Peugeot 5008, la Renault Espace e la Skoda Kodiaq sono tra gli esempi più conosciuti; si tratta di sport utility con lunghezza compresa tra i 4,6 e i 4,8 metri con possibilità di montare due sedili aggiuntivi, non comodissimi per adulti con statura superiore a 1,7 metri ma comunque utili
  • Le grandi: qui vi rientrano sia i maxi suv come Audi Q7, Mercedes GLS e BMW X7, enormi e assai ricercati, sia i people mover ovvero i derivati dei veicoli commerciali che nella loro versione trasporto persone si rivelano dei salotti viaggianti, con poltrone girevoli e tantissimo spazio.

Assistiamo quindi ad una rinascita delle 7 posti, ora in chiave più moderna ma senza perdere l’essenza della loro origine, quella di essere vetture pratiche e tuttofare, con l’esigenza delle famiglie e perché no anche dei single e delle coppie che amano i viaggi in compagnia.

Da non dimenticare che l’auto a 7 posti consente di riunire più persone che si dirigono nella stessa direzione riducendo il numero di vetture circolanti, a tutto vantaggio del traffico e dell’inquinamento.