L’immatricolazione autocarro N1 di un’autovettura consiste nella differente omologazione di un veicolo, che viene destinato all’esclusivo utilizzo lavorativo. Se in passato numerosi suv e pick-up venivano trasformati in autocarro per usufruire delle agevolazioni fiscali, in primis la deducibilità integrale del veicolo, negli ultimi anni la normativa è diventata molto più stringente per evitare gli abusi. In particolare, la legge dice che il rapporto tra la potenza del motore espressa in kWh e la portata del veicolo, ovvero la massa a cui viene sottratta la tara, non deve superare il valore di 180.
Inoltre, l’autocarro deve essere impiegato per l’attività lavorativa, e le forze dell’ordine potrebbero applicare delle sanzioni se in caso di fermo le persone trasportate siano esterne al contesto professionale (es. familiari, amici). Ecco perché, nonostante i benefici fiscali, la scelta di immatricolare un’auto come autocarro può produrre dei rischi.
Per concludere, gli autocarri non possono essere assegnati come fringe benefit in busta paga, per godere di una duplice agevolazione.
Inquadrato e chiarito l’aspetto legislativo, ogni cliente in fase di valutazione di un’auto può ritenere comunque opportuno orientarsi sulla scelta di una vettura N1 per il proprio parco auto. In tali casi, la platea di modelli disponibili a listino si restringe moltissimo.
Il marchio Toyota è tra i pochi che ancora include nella propria gamma la possibilità di trasformazione ed anzi offre persino una vettura di prima omologazione: trattasi della Toyota Corolla Touring, una station wagon full hybrid che dispone di soli due posti anteriori, destinando quindi un ampio vano ai carichi. E’ quindi una valida alternativa ad un veicolo commerciale, con tutto il comfort, la qualità costruttiva ed i consumi di una vettura a ruote basse.
Situazione diversa invece è riservata ad altri due modelli, entrambi dotati di tecnologia full hybrid che garantisce massima efficienza, che possono essere omologati post produzione tramite un allestitore dedicato. Parliamo di:
– Yaris Cross: crossover compatto full hybrid lungo 4,18 metri ed a guida rialzata, può essere convertito in N1 4 posti senza alterare la struttura originale del veicolo, che quindi non perde in praticità e funzionalità. La trasformazione è riservata solo agli allestimenti Active, entry level, e Trend, intermedia ben accessoriata.
– Corolla Touring: lunga 4,65 metri, la station wagon può essere anch’essa omologata autocarro 4 posti tramite allestitore esterno, soluzione che permette di essere utilizzata da una squadra di lavoratori in trasferta mantenendo comunque un ottimo vano carico, che sfiora i 600 litri.
Numerose sono le aziende che soprattutto in chiusura d’anno valutano questa soluzione, potendo usufruire di una deducibilità integrale che abbatte l’imponibile fiscale. In particolare, le imprese produttive sono le prime che possono adottare questa tipologia di veicoli, rispondendo ad un’esigenza lavorativa ideale.
E’ possibile scegliere un’autovettura autocarro anche tramite noleggio a lungo termine? La risposta è affermativa, potendo quindi contare su un canone mensile fisso e costante nel tempo, totalmente scaricabile, mentre l’eventuale quota di anticipo può essere ammortizzata non in un unico momento ma più tranche. In fase di analisi, consigliamo sempre di considerare, ove possibile, sia l’opzione autovettura che autocarro, andando a verificarne la reale convenienza economica. Accade infatti che la trasformazione comporti costi aggiuntivi e generi un impatto negativo sul valore residuo, motivi che rendono inopportuno optare per l’operazione.
In altri casi invece evidente è il vantaggio, soprattutto se accompagnato da un prodotto che è la soluzione perfetta per il fabbisogno di mobilità dell’azienda.










